Abbiamo voluto introdurre la fotografia nel portale in una sezione propria, accanto a quelle delle parole, degli articoli e dei libri e a quelle dei filmati portatori di immagini e di parole.
La fotografia è entrata nel portale con il ricordo di Lisetta Carmi, fotografa fortemente partecipe del mondo che rappresentava, come hanno fatto poeti e scrittori con i loro scritti.
Conosciamo l’importanza della fotografia nelle nostre storie personali e familiari, le rivediamo con l’incanto di riprodurre momenti, sentimenti, emozioni, persone, fatti. Ci servono per vedere cambiamenti, trasformazioni, per attivare ricordi, per fare emergere rimosso e accantonato.
Abbiamo conosciuto la fotografia come strumento di memoria storica, distaccata, come strumento di oggettivazione e di scandalo. Questo è evidente nella storia della fotografia psichiatrica, utilizzata a fini diagnostici e classificanti prima di diventare lo strumento per portare fuori dal manicomio la rappresentazione della qualità della vita dei pazienti ricoverati.
Così è avvenuto in un’ottica giornalistica anche per la rappresentazione di situazioni sociali quali la povertà, l’estraneità, il carcere, la strada, i centri di accoglienza, il perdersi con la droga, il migrare senza sicurezze, il degrado delle città.
Abbiamo saputo apprezzare nel tempo la funzione di interprete del fotografo: sceglie le persone da riprendere, entra in contatto con la loro interiorità e con il loro interagire con il mondo intorno, crea l’immagine e insieme dialoga con il fotografato
Pensiamo possibile usare il nostro portale per condividere fotografie e pensieri sulle foto e sul fotografare. Sarà così possibile fare entrare nuove rappresentazioni del mondo e delle persone che incontriamo e, insieme, il nostro modo di dialogare con il sociale in cui viviamo.